lunedì 5 agosto 2013

DIECI ANNI DI "THE O.C." - Down Memory Lane

Era il 5 agosto 2003 quando in America andava in onda il pilot di The O.C., esattamente dieci anni fa prendeva vita uno di quegli show che hanno certamente fatto la storia per noi telefili.




Scrivere un articolo per celebrare il decimo compleanno di questo show è una delle cose più belle e difficili da scrivere al tempo stesso, il rischio maggiore è scegliere di cosa parlare, perché siamo onesti, Orange County ci ha dato così tanto che se dovessimo andare nei particolari questo post verrebbe pubblicato per il ventennale, forse.
The O.C. è stato uno dei migliori show che la serialità americana ci abbia regalato, uno di quegli show che ha tutto, potrei perciò parlare della mia cotta per Seth - cotta che a 24 anni non mi è ancora passata. #proufofthis -, dell'amore che è stato un crescendo per il personaggio di Summer, dell'empatia verso Ryan o dei sentimenti contrastanti che Marissa mi ha provocato per tre anni - ho scoperto che a vincere era l'amore solo dopo la sua dipartita, che per inciso, non ho ancora superato -, e perché no, potremmo parlare d'amore, quello tra questi ragazzi ma anche tra i loro genitori, o dell'amicizia che sono certa tutti abbiamo invidiato a Seth e Ryan, e ancora di famiglia, non solo quella di sangue ma quella di cuore; insomma, potremmo parlare di tantissime cose, così tante che ho scelto di tacere e di far parlare alcune delle meravigliose colonne sonore che sono state accostate a questo telefilm, colonne sonore che lo hanno aiutato a fare storia, canzoni che abbiamo ancora in testa dopo dieci anni, che ci rimandano immediatamente a certe scene, quelle canzoni che oggi, appunto, parleranno al posto mio.

E' appena il primo episodio quando "Honey and the Moon" di Joseph Arthur accompagna Ryan verso Chino ancora una volta, ma solo per un attimo.



Altra canzone (che riascolteremo anche durante l'episodio 3x17 qui --> https://www.youtube.com/watch?v=t9xUzZ_s5Gg), altro momento topico, suona "Paint the Silence" dei South mentre Ryan, nel nono episodio, sfida la paura delle altezze salendo sulla ruota panoramica con Marissa che lo tranquillizza dandogli il loro primo bacio; I'm sorry per tutti coloro che ci hanno provato in seguito, per me la ruota panoramica sarà sempre loro. (#tryagainStefan scusate mi è scappata XD)


Una delle mie cover preferite - quasi meglio dell'originale, lo ammetto - accompagna il ballo in camera tra Seth e Summer, dolcissimo momento che si contrappone a quello difficile che stanno attraversano Marissa e Ryan a causa di Oliver durante il diciannovesimo episodio della prima stagione, "Wonderwall" di Ryan Adams.


Andiamo a concludere una meravigliosa prima stagione sulle note di "Hallelujah" cantata da Jeff Buckley mentre Seth si lascia alle spalle il ritorno a Chino di Ryan partendo con il suo catamarano e lasciando una Summer disperata ed una madre distrutta; intanto una Marissa sempre più sola si lascia andare all'alcool nella sua nuova villa.
Questa canzone la ritroveremo inoltre in una delle scene più intense di The O.C. in una diversa versione, ossia nel finale della terza stagione ad accompagnare la morte di Marissa (qui --> http://www.youtube.com/watch?v=OPDKY_zRFmM)


Facciamo un lungo passo avanti fino al ventitreesimo episodio della seconda stagione, Summer ed il suo cavaliere vengono eletti Re e Reginetta del ballo, Zach però ha lasciato la festa, ma ben presto Seth sale sul palco riprendendo il proprio posto al fianco della ragazza dopo un lungo periodo di lontananza ed una bella dichiarazione d'amore. #welldoneCohen
Così il bacio viene accompagnato dalle note della bellissima "Fix You" dei The Fray prima che la scena si sposti all'esterno dove Ryan e Marissa condividono un ballo, per finire poi su Julie e Caleb che passano un'ultima serata insieme prima del divorzio che finisce però in tragedia con la morte di lui.



Arriviamo adesso al secondo season finale con "Hide and Sick" degli Imogen Heap quando, dopo una difficilissima stagione per lei, Marissa spara a Trey, fratello maggiore di Ryan, per impedirgli di fare del male a quest'ultimo; momento musicale tra i migliori a mio avviso, impatto memorabile.


L'inizio della terza stagione, dopo tante difficoltà, ci mostra un momento genuino e sereno che i quattro amici, finalmente insieme, condividono facendo una gita sulla spiaggia e regalandoci, oltre ad un sorriso, la bellissima "Song for no one" di Ian Broudie.



Quarto episodio della terza stagione, una delle mie canzoni preferite, "Forever Young" cantata dagli Youth Group, diventa casualmente la canzone di Ryan e Marissa, canzone che, credo in molti mi capiranno, nella mia testa resterà per sempre legata a questa scena.


Giungiamo quasi al termine del nostro viaggio con "Kreuzberg" dei Bloc Party, e qui mi lego al momento più che alla canzone, manca una sola puntata, i nostri protagonisti lasciano insieme l'ospedale dopo un violento terremoto per poi tornare a casa e trovarla quasi del tutto distrutta, so che manca ancora un episodio, ma questo momento nella mia testa è da sempre quello che segna la fine del nostro amato show.


I Choen si trasferiscono a Berkeley, Seth ottiene una cattedra, i ragazzi vanno all'università e Kirsten e Julie hanno rispettivamente una figlia ed un figlio quando l'episodio finale giunge alle ultime battute, e se Ryan ci fa scendere una lacrima ricordando gli ultimi anni in quella casa prima di andarsene, Summer ci regala un sorriso quando attraversando la navata con l'abito bianco fa una linguaccia a Seth che l'attende all'altare, il tutto sulle bellissime note di "Life is a song" di Patrick Park che chiudono questi quattro anni con un significativo cliché, Ryan, ormai architetto, nota sulla strada un ragazzino che gli somiglia non solo fisicamente e al quale è pronto a tendere la mano.


"Oh, it's time to let go of everything we used to know", così lasciamo andare un pezzo di adolescenza (o di qualunque età fosse per voi) insieme a questo show.

E so che queste poche canzoni non sono nemmeno la metà delle belle colonne sonore che ci sono state concesse o delle emozioni regalateci, ma è senza dubbio un buon tributo, almeno mi auguro.
A questo punto lascio andare anche voi invitandovi a commentare e suggerire le vostre canzoni e i vostri momenti preferiti e ricordandovi l'hashtag utilizzato oggi su twitter #TheOCItalianFansAreStillHere, o anche #TheOCtenyears.

SEE YOU SOON, GUYS.
XO XO



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