lunedì 22 febbraio 2016

THE MARTIAN - (quanti) Consigli non richiesti

Sarà il tempismo un po' infelice o forse solo il mio amore per David Bowie, ma io ci piango delle lacrime importanti su Starman.
Insomma, questo film ha provato a vincere facile.


Ho visto The Martian ben due volte, una prima al cinema ed una seconda sul mio divano con la scusa di fare compagnia a mia sorella che lo vedeva per la prima volta.
Morale della favola mi è piaciuto alla seconda.

Non sono un'amante dei film ambientati nello spazio solitamente, ma questa pellicola fa eccezione.
E fa eccezione soprattutto per un motivo: è divertente.
Non c'è la palla del oh aiuto sono rimasto qua da solo ora vi ammorbo coi miei pipponi esistenziali, non ci sono troppe scene silenziose in cui pensi "ma sì buttiamo un occhio al cellulare" e, se dovessi trovare un difetto a questo film, sarebbero le scene ambientate sulla Terra.
Davvero, Matt Damon è stato coì bravo che avrei guardato questo Cast Away spaziale anche se ci fosse stato solo lui per 2 ore e 20 minuti.


C'è il momento di panico quando accade l'incidente iniziale, e l'ansia alla fine quando stai lì a domandarti se riuscirà o meno a ricongiungersi con i propri compagni, ma non è quello il filo conduttore del film.
Il tutto si muove su un binario più leggero.
Mark Watney si spocchia definendosi il miglior botanico di Marte, ridacchia dei gusti musicali discutibili del suo comandante e non lascia mai che la solitudine che sta chiaramente provando lo trascini verso il fondo.


Insomma, un film fatto bene, dal punto di vista fantascientifico e da quello emozionale, con un Matt Damon che si è assolutamente meritato la candidatura all'Oscar; e bravo Ridley Scott.
Punti bonus al film per la presenza di Sebastian Stan, è sempre un piacere.

Voto: 9 e mezzo perché mi ha fatto canticchiare dentro al cinema e fottesega se i vicini non mi volevano ascoltare.


See ya soon.
xo xo


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