Doloroso, delicato e potentissimo.
Il Joker di Todd Philips non è un cine comics.
Non ha a che fare con gli eroi, con i superpoteri o con gli
antagonisti.
Il Joker di Todd Philips è tremendamente umano e ci racconta
una storia di disperazione e di psicopatologia, di solitudine e follia.
Il film si apre sulla bocca da clown di Arthur Fleck, comico
fallito che vive con la madre delirante in una società che non ha fatto altro
che farlo sentire rifiutato. Ce lo sbattono subito in faccia così, vestito da
clown, preso di mira, deriso e picchiato.
E poi lui ride, ride disperatamente e disordinatamente.
Happy, così lo chiama sua madre.
Ma Arthur non è mai stato felice, nemmeno per un minuto della
sua vita.
La sua risata è patologica e disturbante, fatta di singhiozzi
strozzati e denti disordinati, frutto di un disturbo che è cresciuto insieme a
lui, prendendo il sopravvento sulla sua vita. E mentre il film va avanti e
Arthur inizia la sua tragica trasformazione in Joker, quella risata sarà la
colonna sonora più bella e triste che abbiate mai ascoltato.
Io, per esempio, credo che me la sentirò nelle orecchie
ancora per un po’.
A rendere tutto ancora più magistrale c’è lui, Joaquin
Phoenix.
Quello che da oggi in poi potrete chiamare “il mio Joker”.
Phoenix prende la difficile eredità (sempre in my humble opinion
eh) del meraviglioso Heath Ledger e fa ancora di più. Con le risate a denti
storti in faccia ai bambini sui mezzi pubblici, con i suoi balli lenti alla
Pierrot così disturbanti ed avvolgenti, con le sue costole sporgenti e con il
suo lento e continuo oscillare tra bambino schizofrenico mai cresciuto e
assassino psicopatico Phoenix ci regala uno spettacolo che difficilmente
dimenticheremo.
Joaquin Phoenix, per me, la tua corsa all’Oscar continua.
Questa pellicola, la prima stand alone sul personaggio di
Joker, ha ancora un altro merito a mio avviso, quello di aprire le porte anche
a coloro che “i film sui supereroi PROPRIO NO”, andando a mescolare cine comics
e cinema d’autore con una maestria non indifferente.
Insomma amici, regia ed interpretazione magistrale (di
Phoenix perché siamo onesti, non ce n’è per nessun’altro sullo schermo) per un
film ambizioso che riesce perfettamente nel suo intento.
Io lo rivedrò presto anche in lingua originale, voi invece,
se non siete ancora andati al cinema, FATELO!
Nessun commento:
Posta un commento